Disturbi correlati a Sostanze

I disturbi mentali indotti da sostanze/farmaci si sviluppano nel contesto di intossicazione o di astinenza e solitamente scompaiono nell'arco di circa 1 mese, ma possono rimanere disturbi neurocognitivi a lunga durata.
Vengono distinti dai disturbi mentali da uso di sostanze ed anche se diversi per ogni classe di sostanze condividono caratteristiche comuni:

1. Il disturbo rappresenta una manifestazione sintomatica clinicamente significativapropria di un disturbo mentale rilevante.
2. Vi è evidenza dalla storia e dall'esame obiettivo o dai risultati di laboratorio di:
   1. Il disturbo si è sviluppato durante o entro 1 mese da un'intossicazione da sostanza o astinenza o assunzione di un farmaco.
   2. La sostanza/farmaco coinvolta è in grado di produrre il disturbo mentale.
3. Il disturbo non è meglio spiegato da un disturbo mentale indipendente che ha per evidenze:
   1. Il disturbo ha preceduto l'esordio di una intossicazione grave o astinenza o di assunzione di esposizione al farmaco;
   2. Il disturbo mentale è stato persistente per un sostanziale periodo di tempo dopo la cessazione dell'intossicazione o dell'astinenza (questo criterio non si applica ai disturbi neurocognitivi indotti da sostanze o al disturbo percettivo persistente da allucinogeni).
4. Il disturbo non si verifica esclusivamente durante il decorso di un delirium.
5. Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

Un intossicazione può verificarsi con tutte le sostanze nell'elenco presentato eccetto il tabacco. È comune fra color che hanno un disturbo da uso di sostanze ma si verifica anche frequentemente in persone senza questo disturbo.

L'intossicazione da sostanze è una sindrome reversibile specifica per ogni sostanza che comporta problemi comportamentali clinicamente significativi e cambiamenti psicologici (per es. litigiosità, labilità dell'umore, capacità critica compromessa). I cambiamenti più comuni durante una intossicazione sono: alterazioni della percezione della vigilanza, dell'attenzione, del pensiero, della capacità critica, del comportamento psicomotorio e di quello interpersonale.

Per disturbo da uso di sostanze si intende sia l'abuso che la dipendenza da sostanze e si ritiene necessario specificare la gravità del disturbo con una misurazione su un continuum da lieve a grave.
Il disturbo da uso di sostanze viene diagnosticato per tutte le sostanze nell'elenco presentato eccetto che per la caffeina. Prevede un cambiamento sottostante nei circuiti cerebrali che può persistere anche dopo la disintossicazione ed ha effetti comportamentali a lungo termine.
La diagnosi è basata su uno specifico pattern comportamentale correlato all'uso della sostanza che segue i seguenti criteri:

1. Compromissione del controllo
   1. La persona può assumere la sostanza in quantitativi maggiori o per periodi più lunghi di quanto fosse nelle sue intenzioni.
   2. La persona può esprimere un desiderio persistente di ridurre o regolare l'uso della sostanza e può riferire molteplici sforzi infruttuosi di diminuire o interromperne l'uso.
   3. La persona può impiegare una grande quantità di tempo per procurarsi la sostanza, per usarla o per ristabilirsi dei suoi effetti (nei casi più gravi tutte le attività quotidiane ruotano intorno alla sostanza stessa).
   4. Il craving (desiderio persistente e irresistibile per una determinata sostanza o per sostanze a effetti simili) si manifesta in qualsiasi momento, ma più probabilmente in un ambiente dove la sostanza veniva procurata o usate in precedenza.
2. Compromissione sociale
   5. L'uso ricorrente della sostanza può causare il fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola o a casa.
   6. La persona può continuare a usare la sostanza nonostante abbia persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza.
   7. Importanti attività sociali, lavorative o ricreative possono essere abbandonate o ridotte a causa dell'uso della sostanza. (può anche arrivare a ritirarsi dalle attività familiari e dagli hobby allo scopo di usare la sostanza).
3. Uso rischioso della sostanza
   8. Può assumere la forma dell'uso ricorrente della sostanza in situazioni nelle quali è fisicamente pericoloso.
   9. La persona può continuare a usare la sostanza nonostante riconosca di avere problemi fisici o psicologici persistenti o ricorrenti, i quali, molto probabilmente, sono causati o esacerbati dalla sostanza stessa.
4. Criteri farmacologici
   10. TOLLERANZA: aver bisogno di dosi sempre maggiori della sostanza per ottenere l'effetto desiderato o avere un effetto ridotto quando si consuma la dose abituale. Il grado in cui si sviluppa la tolleranza varia notevolmente tra le persone, come pure tra sostanze, e può comportare una varietà di effetti sul sistema nervoso centrale.
   11. ASTINENZA: sindrome specifica per ogni classe di sostanza che si verifica al diminuire fino allo scomparire della concentrazioni di una sostanza nel sangue o nei tessuti in una persona che ha mantenuto un pesante e prolungato uso della sostanza stessa. Si tratta di sintomi psico-fisici e comportamentali che causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti. Dopo aver sviluppato la sindrome di astinenza la persona tende a consumare la sostanza per attenuare i sintomi.