Dipendenza da cibo

Arcimboldo, Testa reversibile con cesto di frutta, 1590

La dipendenza da cibo è una dipendenza comportamentale o da addiction caratterizzata dal consumo patologico di alimenti. I ricercatori ritengono sia un disturbo rientrante nell'ambito delle dipendenze per le analogie riscontrate. Non è inserita nel DSM-V ( Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) dove, riguardo al rapporto patologico con il cibo, vengono descritti disturbi della nutrizione e dell'alimentazione quali:

Il cibo può divenire un oggetto di addiction (di schiavitù) e la persona sviluppare una vera e propria dipendenza quando sono presenti le seguenti caratteristiche:
  • Il cibo viene spesso assunto in quantità maggiore (abbuffata) di quanto sia nelle intenzioni.
  • E' presente un desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare il consumo di cibo.
  • La persona impiega molto tempo per procurarsi il cibo, abbuffarsi o riprendersi dagli effetti dell’abbuffata.
  • E' presente Craving, o forte desiderio o spinta al consumo eccessivo di cibo.
  • La persona trascura le relazioni sociali o la scuola e il lavoro a causa del consumo eccessivo di cibo (abbuffate).
  • La persona continua a mangiare in eccesso (abbuffate) nonostante le conseguenze negative (problemi psicologici e di salute, consumo de denaro).
  • E' presente la sindrome dell’astinenza qualora non fosse possibile mangiare in eccesso (compiere abbuffate).
Nota: per abbuffata si intende "l'ingestione in un determinato periodo di tempo di una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte delle persone assumerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili"(DSM-V).
La dipendenza da cibo è un disturbo che causa malessere e sofferenza e non si risolve con una semplice dieta ed uno sforzo di volontà, ma richiede cure specialistiche e percorsi individualizzati.

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