Disturbo di personalità antisociale
La caratteristica essenziale del disturbo di personalità antisociale è l'inosservanza e la violazione dei diritti degli altri, la tendenza a manipolare, la mancanza di empatia e l'incapacità di sentirsi in colpa. Questo pattern (modalità) , denominato anche psicopatia, sociopatia o disturbo dissociale di personalità, inizia nell'infanzia o nella prima adolescenza e continua nell'età adulta, ha un decorso cronico, ma può diventare meno evidente o andare incontro a remissione con l'avanzare degli anni, particolarmente nella quarta decade di vita. Per porre questa diagnosi la persona deve aver compiuto 18 anni e devono essere presenti in anamnesi alcuni sintomi del disturbo della condotta prima dei 15 anni. Quando non vengono rispettati tutti i criteri per il disturbo antisociale di personalità anche oltre i 18 anni può essere diagnosticato un disturbo della condotta.
Le persone con questo disturbo non riescono a conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento legale e possono compiere atti passibili di arresto. Sfruttano gli altri, tendono a mentire, ingannare o manipolare il prossimo. Possono avere un'autostima ipertrofica e arrogante, eccessivamente testardi, sicuri di sè e presuntuosi. Mostrano una sconsiderata indifferenza per i diritti, le proprietà o la sicurezza degli altri e non provano empatia per i loro bisogni o sentimenti. Sono impulsivi e amanti del brivido, della novità, l'eccitazione, prendono decisioni senza riflettere e considerare le conseguenze per sè e gli altri. Tendono ad essere irritabili e aggressivi e possono essere ripetutamente coinvolti in scontri fisici o compiere aggressioni fisiche. Sono incuranti della sicurezza propria e degli altri, hanno comportamenti ad elevato rischio di conseguenze dannose per cui poi hanno scarso o alcun rimorso. Tendono ad essere estremamente irresponsabili.
Il disturbo di personalità antisociale si può presentare insieme a disturbi d'ansia, disturbi depressivi, disturbi da uso di sostanze, disturbo da sintomi somatici, disturbo da gioco d'azzardo e altri disturbi del controllo degli impulsi.
Il disturbo antisociale di personalità si distingue dal disturbo sadico di personalità.
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Criteri diagnostici per il DSM-V
- Un pattern pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che si manifestano fin dall'età di 15 anni, come indicato da 3 (o più) dei seguenti elementi:
- Incapacità di conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di atti passibili di arresto
- Disonestà, come indicato, come indicato dal mentire ripetutamente, usare falsi nomi o truffare gli altri, per profitto o per piacere personale
- Impulsività o incapacità di pianificare
- Irritabilità e aggressività, come indicato da ripetuti scontri o aggressioni fisiche
- Non curanza sconsiderata della sicurezza propria o degli altri
- Irresponsabilità abituale, come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo aver danneggiato, maltrattato o derubato un altro.
- L'individuo ha almeno 18 anni
- Presenza di un disturbo della condotta con esordio prima dei 15 anni di età
- Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia o del disturbo bipolare.
- Un pattern pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che si manifestano fin dall'età di 15 anni, come indicato da 3 (o più) dei seguenti elementi: