Disturbo depressivo maggiore

Edvard Munch, Malinconia (1894)

Il disturbo depressivo maggiore viene considerato il disturbo "classico" in questo gruppo di disturbi.
Non è più solo una condizione di tristezza e non si tratta di dolore fisiologico. Non è la condizione di dolore e sofferenza legata alla perdita di una persona cara, non necessariamente un lutto porta ad un disturbo psichico come quello depressivo.
Per definire un disturbo depressivo maggiore per il DSM-V è necessario presentare episodi distinti di almeno 2 settimane di durata (nonostante la maggior parte degli episodi abbia una durata maggiore) che comportano nette modificazioni affettive, cognitive e nelle funzioni neurovegetative.

  • Criteri diagnostici per il DSM-V
    1. Cinque (o più) dei seguenti sintomi sono stati contemporaneamente presenti durante un periodo di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; almeno uno dei sintomi è 1) umore depresso o 2) perdita di interesse o piacere.
      1. Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, come riportato dall'individuo (per es., si sente triste, vuoto/a, disperato/a) o come osservato da altri (per es., appare lamentoso/a). (Nota: nei bambini e negli adolescenti, l'umore può essere irritabile.)
      2. Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni (come indicato dal resoconto soggettivo o dell'osservazione).
      3. Significativa perdita di peso, non dovuta a dieta, o aumento di peso (per es. un cambiamento superiore al 5% del peso corporeo in un mese) oppure diminuzione o aumento dell'appetito quasi tutti i giorni.
      4. Insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni.
      5. Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi tutti i giorni
      6. Faticabilità o mancanza di energia quasi tutti i giorni.
      7. Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati, quasi tutti i giorni
      8. Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione, quasi tutti i giorni
      9. Pensieri ricorrenti di morte, ricorrenti ideazione suicidi aria senza un piano specifico o un tentativo di suicidio o un tentativo specifico per commettere suicidio.
    2. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
    3. l'episodio non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza.

call

Fissa un colloquio

Contatta la Dr.ssa
Elena Pasquali

phoneCell: 347 1445731

emaile.pasquali3859a@ordpsicologier.it