Disturbo paranoide di personalità
La caratteristica principale del disturbo paranoide di personalità è la persistente ed ingiustificata diffidenza e sospettosità verso gli altri, la tendenza a percepire e interpretare le intenzioni degli altri come malevole, ostili e minacciose. Il termine "paranoia", dal greco paránoia, composto da "parà-nous", significa letteralmente "prossimo alla mente", ovvero "fuori dalla mente", cioè idee e convinzioni non reali, esagerate e falsate.
La persona con disturbo paranoide di personalità è sempre dubbiosa della lealtà e affidabilità di amici e colleghi e non si confida, è ipervigilante, cauta e guardinga; percepisce continuamente minacce, pericoli e congiure rivolte a sè ed è continuamente in allarme. E' permalosa, rancorosa, polemica e pronta a contrattaccare. Solitamente nelle relazioni personali è gelosa e sospetta della fedeltà del partner. E' presente ritiro sociale, isolamento e problemi relativi a comportamenti rabbiosi e aggressivi.
Si possono presentare a livello sintomatologico periodi con alti livelli di ansia ed altri più depressivi che possono favorire la richiesta di aiuto e di cura rispetto ad un disturbo che solitamente non riceve attenzione da parte di chi ne soffre.
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Criteri diagnostici per il DSM-V
- Diffidenza e sospettosità pervasivene nei confronti degli altri tanto che le loro motivazioni vengono interpretate come malevole, che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in svariati contesti, come indicato da 4 o più dei seguenti elementi:
- Sospetta, senza fondamento, di essere sfruttato, danneggiato o ingannato dagli altri.
- Dubita, senza giustificazione, della lealtà o affidabilità di amici o colleghi.
- E' riluttante a confidarsi con gli altri a causa del timore ingiustificato che le informazioni possono essere usate in modo maligno contro di lui o lei.
- Legge significati nascosti umilianti o minacciosi in osservazioni o eventi benevoli.
- Porta costantemente rancore (cioè non dimentica gli insulti, le ingiurie o le offese).
- Percepisce attacchi al proprio ruolo o reputazione non evidenti agli altri ed è pronto a reagire con rabbia o a contrattaccare.
- Sospetta in modo ricorrente, senza giustificazione, della fedeltà del coniuge o del partner sessuale.
- Il disturbo non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia, del disturbo bipolare o depressivo con caratteristiche psicotiche o di un altro disturbo psicotico, e non è attribuibile agli effetti fisiologici di un'altra condizione medica.
- Diffidenza e sospettosità pervasivene nei confronti degli altri tanto che le loro motivazioni vengono interpretate come malevole, che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in svariati contesti, come indicato da 4 o più dei seguenti elementi: